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New Dreams - "Ha vinto la Luce sull'ombra." Uffizi a Casal di Principe una grande vittoria!

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alt di Donato Liotto - Casal di Principe, era il 19 giugno del 2015, quando fu inaugurata la mostra “La luce vince l’ombra. Gli Uffizi a Casal di Principe” negli spazi confiscati alla camorra e intitolati a don Peppe Diana, emblema della lotta alla criminalità. Sono trascorsi circa sei mesi da allora, la mostra doveva chiudere il 21 ottobre ma, è stato talmente grande il successo non solo nazionale, ma internazionale che, è stato deciso di tenerla aperta fino al 13 dicembre 2015. Detto questo, ricordiamo, ancora oggi, la grande affluenza di pubblico, e media intervenuta per questa importante iniziativa volta a far conoscere un territorio e, le sue molteplici espressioni positive fondendo una semplice idea, semplice ed efficace con un forte impatto. C’eravamo all’inagurazione, e anche oggi, 13 dicembre 2015 abbiamo voluto esserci e salutare simbolicamente le magnifiche opere esposte ma, soprattutto salutare e incontrare dei ragazzi straordinari. Li hanno chiamati “Ambasciatori della rinascita ” La loro formazione è stata curata da Eleonora Penna, responsabile della formazione e, da “First Social Life.” Eleonora Penna, inoltre, ha curato i rapporti con le scuole sul territorio della provincia di Caserta e del Napoletano. La prima domanda che facciamo a Eleonora penna è questa – Eleonora, siamo agli sgoccioli, è l’ultimo giorno della mostra e, tra i suoi tanti e molteplici compiti quali quelli che, le hanno dato maggior soddisfazione? – “ Sicuramente sono state tante le soddisfazioni, e tra queste, mi preme segnalare che, mi sono occupata con grande entusiasmo alt della formazione di 70 ambasciatori. Oggi è il giorno di chiusura della mostra, e abbiamo passato i 37.000 visitatori, di cui tre quarti sono tutti giovani casalesi, e napoletani, comunque visitatori variegati e per tutte le fasce di età residenti nella zona dell’agro aversano che hanno visitato la mostra . Voglio anche dire che sono stati creati tanti laboratori di didattica in collaborazione con gli uffizi, e con la progettazione degli stessi ragazzi.” - Il bilancio, aldilà dei numeri ma per ciò che riguarda anche l’aspetto diciamo sociale sul territorio che impatto ha avuto a suo parere ? - “ E’ stato bellissimo, questa iniziativa e questo evento soprattutto per i ragazzi che venivano riconosciuti, mi riferisco agli “Ambasciatori della rinascita”. Quando i ragazzi andavano in giro ed entravano nelle scuole con la maglia degli ambasciatori, tutti li guardavano con ammirazione. Grazie a questi ragazzi, è stato ampiamente diffuso il seme della cultura in questa terra.” – Ricordiamo che, nel nostro primo articolo sulla mostra degli uffizi in copertina, c’erano proprio loro, gli ambasciatori. – “Si, innanzitutto “Gli Ambasciatori”, sono una novità mondiale, nel senso che, è la prima volta che accade la presenza degli “Ambasciatori” in un bene confiscato, è stato un fatto alt davvero unico. Gli ambasciatori sono stati una grande idea di Alessandro Delisi e Giacinto Palladino. Gli Ambasciatori, hanno rappresentato un grande valore aggiunto all’evento, e un grande successo riscontrabile dalle migliaia di persone confluite in questo sito, e dalle centinaia di articoli di stampa dedicati alla mostra e ai ragazzi. I ragazzi, hanno avuto anche dei percorsi professionali che, avranno certamente un seguito, noi ci siamo presi l’impegno di continuare a seguirli anche in seguito.” – La Casa Don Diana sede della mostra, quale la sua impressione? – “Ci tengo a dire che, questa casa “Don Diana” è stata allestita a museo con target di tipo Europeo, quindi, per le installazioni, per le luci, sono stati fatti una serie di lavori che ci hanno portato a un grande risultato che, era “una cattedrale nel deserto”. Ora, sicuramente questo sito è conosciuto da tutti, e da “cattedrale nel deserto” è divenuto una perla rara conosciuta in ogni dove.” - Tanti si sono avvicendati a visitare la mostra: vip, personaggi del mondo dello spettacolo della cultura, della politica, e gente del mondo dello sport, lo ritiene positivo questo aspetto? – “Sicuramente positivo ma, mi preme sottolineare che per noi, è stato importante il fatto che da qui sono passati più di ottomila casalesi, questo per noi ha rappresentato la soddisfazione più grande.” - Un successo che abbiamo riscontrato soprattutto stasera che, è l’ultimo giorno di apertura, la sala è piena e, ci sta ancora gente che sta entrando. – “Difatti, da quando abbiamo aperto oggi pomeriggio, e sono trascorse appena altun’ora e mezza, sono passate già più di 200 persone, e ce n’erano già altrettante stamattina. E stamattina, era a pagamento, nel senso che questa sera, è un open day di chiusura e, quindi abbiamo offerto gratuitamente la possibilità di vedere un’ultima volta i quadri.” – Un altro aspetto positivo da sottolineare che Gli Ambasciatori sono rimasti tutti al loro posto e nessuno ha mollato? – “Questa per noi è sicuramente la più grande vittoria , avere investito su questo gruppo di ragazzi, di per se eterogeneo, che non si sono mai risparmiati in nulla. Da qualsiasi cosa che gli abbiamo chiesto di fare, che sia una progettazione didattica per studenti dai 3 ai 18 anni, alla biglietteria, perché comunque, c’è una contabilità essendo una mostra. Si sono sempre messi in discussione sono davvero un grande esempio da seguire” - Cosa avreste voluto fare, e cosa non avreste voluto fare e se ci sono eventualmente rimpianti? – “No, di rimpianti non ne abbiamo, io penso che per i mezzi e per quello che abbiamo fatto qui è stato fatto tutto quello che era possibile fare. Diciamo che è tutto migliorabile, nel senso che, noi non mettiamo limite. Ci sono stati più di 750 articoli di stampa internazionale, quindi tutto il mondo ha parlato di noi. Uno degli eventi più importanti che c’è stato nell’anno 2015.” - Quindi sicuramente stasera questo non sarà un addio ma, sarà un arrivederci. – “ Noi lo speriamo. Io penso che su questo territorio ci sono delle eccellenze. Eccellenze indipendentemente dal curriculum che uno ha, perché non serve avere dei titoli per sapere se uno è bravo o no.”- Grazie Eleonora. Una sola cosa ci lascia un po’ di amaro in bocca: perché non chiudere la mostra dopo le festività natalizie? A questa domanda, purtroppo, non possiamo rispondere.


 




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